L’impianto passo dopo passo

1. Il centro di impianto cocleare 

Se l’otorinolaringoiatra ti considera idoneo per un impianto cocleare, sarai rinviato a un centro di impianto cocleare. Qui un team medico multidisciplinare eseguirà la valutazione preoperatoria che consiste in una serie di test ed esami. 

Il team di impianto in genere comprende chirurghi, specialisti in otorinolaringoiatria, audiologi, logoterapisti e psicologi. Questi testeranno il tuo udito, la tua salute generale e le tue capacità linguistiche e poi valuteranno la tua motivazione e le tue aspettative in relazione all’impianto.

2. Chirurgia implantologica

Se continui a essere considerato idoneo, verrai sottoposto a intervento chirurgico allo scopo di inserire il componente interno del sistema di impianto. L’intervento chirurgico richiede circa due ore e viene eseguito in anestesia generale. Il chirurgo pratica un’incisione dietro l’orecchio allo scopo di inserire l’impianto cocleare sotto la cute. A questo punto, viene fissato il ricevitore dell’impianto e il portaelettrodi viene inserito con cura nella coclea. Prima della fine dell’intervento, l’impianto viene controllato al fine di verificare che funzioni correttamente.

3. Convalescenza

Dopo l’intervento chirurgico, la convalescenza richiede dalle tre alle cinque settimane. Alla fine di questo periodo, avrai una piccola cicatrice dietro l’orecchio. Questa in genere è coperta dai capelli. Durante questo periodo puoi partecipare ad attività consuete ma non sarai in grado di sentire fino a quando non verrà connesso il componente esterno del sistema.

4. Collegamento del processore audio

Al fine di essere in grado di percepire i suoni, il processore audio deve essere collegato all'impianto. Questo passaggio avviene dopo la fase di convalescenza. Utilizzando il software di regolazione apposito, il tuo audiologo adatterà il processore audio ai tuoi bisogni uditivi e le impostazioni di ciascun elettrodo verranno regolate in modo che quanto senti risulti chiaro e non ti affatichi. Il processo varia da persona a persona, ma è prevedibile che il tuo cervello impiegherà un po’ di tempo per adattarsi a questo nuovo modo di sentire.