"Quando ero piccolo, non poteva essere fatto nulla per la sordità totale monolaterale"

Sebbene Torben Frederiksen avesse affrontato con successo la sordità totale monolaterale per 50 anni, quando il fastidio è cresciuto qualche anno fa, è stato persuaso dalla moglie e dalla famiglia a richiedere assistenza. Oggi, fa affidamento sul sistema Ponto Plus Power allo stesso modo di un paio di occhiali: si ricorda della perdita dell'udito solo quando si dimentica di indossare l'audioprocessore.

Nome: Torben Hein Frederiksen
Professione: Assistente all'insegnamento
Indicazioni: Sordità totale monolaterale

Negli anni '60, quando Torben era un bambino, la sordità totale monolaterale era un disturbo al quale bisognava rassegnarsi. Torben è nato senza udire da un lato e sebbene si fosse sottoposto a numerose visite di controllo con vari dottori, nessuno sapeva come risolvere la situazione. In realtà, un dottore aveva anche suggerito di sciacquarsi l'orecchio con acqua fredda, ricorda con un sorriso.

Superamento della sordità con strategie per affrontarla

"Avevo avuto alcune brutte esperienze a scuola per colpa delle difficoltà all'udito ma le ho affrontate imparando a leggere le labbra e assicurandomi di essere sempre posizionato dal lato giusto della persona a cui stavo parlando", spiega Torben.

Strategie di questo tipo, unite alla determinazione che lo contraddistingue, gli hanno consentito di non fermarsi mai davanti a ciò che desiderasse fare. Prima di diventare assistente all'insegnamento, ha anche lavorato per un periodo come ingegnere audio nell'industria della musica.
"Solo perché si hanno delle difficoltà a udire non significa che non si possa creare un buon audio. Mi assicuravo semplicemente di avere l'orecchio sano rivolto verso gli strumenti", spiega Torben.
 

Tempo di agire 

Tuttavia, provando più fastidio con la perdita dell'udito, la sua famiglia lo ha spinto a capire cosa poteva essere fatto per la sordità totale monolaterale. "Mia moglie e i miei figli hanno notato che la perdita dell'udito mi stava stancando di più e mi hanno suggerito di contattare uno specialista. Fortunatamente, i tempi sono cambiati ed esiste ora una soluzione che volevo provare."
La soluzione proposta era un dispositivo acustico Ponto ancorato all'osso. Più Torben leggeva e si documentava sulla soluzione e più comprendeva che avrebbe potuto apportare una grossa differenza nella sua vita. Dopo aver consultato il medico di base e uno specialista dell'udito, prese l'appuntamento per sottoporsi all'intervento, che si è rivelato molto semplice. "L'impianto è stato inserito con anestesia locale in appeni venti minuti e sono stato dimesso lo stesso giorno. Mi sono veramente sentito in buone mani."

Un paio di mesi dopo, quando l'audioprocessore è stato installato, Torben ha iniziato a udire i suoni in una modalità del tutto nuova. Dopo 50 anni di strategie per far fronte alla perdita dell'udito e udire al meglio, la differenza è stata notevole.

Imparare a dimenticare le strategie per affrontare la perdita dell'udito

"Mi ci è voluto un po' per abituarmici in quanto dovevo disimparare 50 anni di comportamento. Ora non mi devo più preoccupare di assicurarmi che l'orecchio sano sia rivolto dal lato giusto né posizionarmi per poter leggere le labbra. Prima passavo molto tempo dicendo "Come?" e chiedendo alle persone di ripetere. Non devo più farlo. Riesco a partecipare a ciò che mi circonda in un modo completamente nuovo."

Torben ammette che essere passato dal non udire nulla da un lato ad essere in grado di udire chiaramente è stato difficile. "Per molti versi, mi ha portato fuori dalla mia zona di sicurezza perché ora riesco a udire tutto quello che mi circonda, fino al cinguettio degli uccellini e alle conversazioni delle altre persone. Sono state necessarie diverse settimane per abituarmi."
 

Portafoglio, chiavi e... Ponto Plus

Nonostante il grosso cambiamento apportato dall'audioprocessore, Torben non ci ha impiegato tanto ad abituarsi e oggi, l'audioprocessore fa parte della sua vita. 
"L'audioprocessore è come un paio di occhiali, qualcosa che semplicemente metto ogni mattina. Se mi dimentico di indossarlo, me ne rendo conto in macchina andando al lavoro. Normalmente torno indietro e lo vado a prendere, altrimenti so che mi darà fastidio tutta la giornata", dice Torben.
La moglie e i figli di Torben gli sono stati accanto per tutto il percorso e sono stati in grado di vedere il cambiamento apportato dall'audioprocessore. 
"In particolare, quando ho effettuato l'aggiornamento al nuovo Ponto Plus Power, la mia famiglia ha notato una reale differenza. Mi ha permesso di raggiungere una maggiore comprensione della voce e una qualità sonora migliore e più naturale. Potrei persino definirlo meraviglioso”, dichiara Torben con un sorriso.

Generazione e potenziamento della comunicazione digitale 

Per poter utilizzare Ponto Plus Power in ulteriori situazioni di comunicazione, Torben ha iniziato a usare anche lo Streamer Ponto. Il dispositivo si connette ad apparecchiature digitali quali la TV, il cellulare o il PC inviando il segnale direttamente all'audioprocessore.

"Quando la mia famiglia va a letto, posso continuare a guardare la TV con lo Streamer e l'audio viene trasmesso all'audioprocessore in modo da non disturbare nessuno. Utilizzo inoltre lo Streamer come cuffia con il cellulare quando sono in macchina e funziona molto bene. E l'ho anche utilizzato con sistemi teleloop ai concerti", dichiara.

Maggiore consapevolezza della sordità totale monolaterale 

Siccome l'audioprocessore è visibile quando indossato, Torben non può più nascondere la perdita dell'udito come un tempo. Affronta tuttavia la situazione con apertura e onestà sulla propria condizione, e spera che il suo atteggiamento possa aiutare altre persone in situazioni similari.

"L'intervento chirurgico rende più visibile un'invalidità invisibile. Ora, ricevo un'attenzione a cui non ero abituato. Tuttavia, mi piace quando le persone mi pongono delle domande perché posso spiegar loro la sordità totale monolaterale. Mi vedo come un portavoce di questi apparecchi e consiglierei senz'altro ad altre persone di optare per il sistema se dovessero essere considerati idonei", conclude Torben.