"La prima volta che ho indossato Ponto Pro, mi sentivo come una bambina il giorno di Natale."

Al settimo mese di gravidanza, i dottori diagnosticarono a Kristine Siwek, una rappresentante di vendite di dispositivi medici, un neurinoma dell'acustico. Otto settimane dopo la diagnosi, aveva perso l'udito residuo nell'orecchio sinistro per le conseguenze derivanti dal tumore soffrendo di numerose complicanze dovute a una grave compressione del tronco cerebrale. Ha dato alla luce un bimbo prematuro ma sano per poter sottoporsi all'intervento chirurgico che le ha salvato la vita. Un impianto acustico ad ancoraggio osseo le ha consentito di recuperare l'udito che pensava di aver perso per sempre.

Nome: Kris Siwek
Professione: Rappresentante di vendite nel settore medico
Indicazioni: Sordità totale monolaterale dopo la rimozione di un tumore benigno di grandi dimensioni al nervo acustico (neurinoma dell'acustico)

Sordità da un orecchio

"La prima volta che ho avvertito una perdita dell'udito, il cambiamento era così minimo che all'inizio ho pensato che l'orecchio fosse temporaneamente tappato o che fosse qualche altra cosa che sarebbe andata via da lì a poco. All'inizio, spostavo semplicemente il telefono all'altro orecchio e continuavo con la mia vita, ma l'udito non è mai ritornato. Non mi aspettavo di certo che la causa fosse un neurinoma dell'acustico e che a otto settimane dalla diagnosi, avrei avuto una sordità totale monolaterale", spiega Kris.

"La sordità da un orecchio è un'esperienza che tocca nel profondo. È molto emarginante: nessuno nota l'invalidità e si aspettano che tu esegua tutto in maniera naturale. E non ci riesci.

La parte più difficile per me è stata portare a casa mio figlio, Parker, dall'ospedale ed essere preoccupata di non poterlo udire. Era doloroso non sapere se mio figlio stesse piangendo e se avesse bisogno della madre.

Avevo delle difficoltà anche ad uscire in pubblico e con i miei amici. Cercavo sempre di capire da che parte dovessi sedermi o dove posizionarmi per poter udire ed essere presente nella conversazione. Sorridevo e acconsentivo senza sapere a cosa avessi appena acconsentito. Temevo che le persone fossero stanche di sentire me che ripetevo: "Cosa?" "Come scusa?" e cercare di focalizzarmi sulla conversazione era snervante. Per cui, smettevo proprio di chiedere", continua Kris.

"Memorizzavo le risposte. Se dovevo andare al negozio di generi alimentari, sapevo che mi avrebbero chiesto se preferivo il confezionamento in plastica o carta. Avrei quindi anticipato la domanda o se me lo chiedevano per primi, sarei stata pronta con la risposta. Avevo un bimbo appena nato e ovviamente, le persone mi fermavano in continuazione per vederlo e pormi delle domande. Avevo le risposte pronte prima che mi chiedessero le domande: "È un maschio e ha sei settimane." "Si chiama Parker." "È il primo figlio." Altre volte, le persone mi parlavano dal "lato sordo" guardandomi in attesa di una risposta. Sono sicura che pensassero che fossi maleducata.

Quando ero in macchina con mio marito sedendo sul lato del passeggero, era difficilissimo riuscire a udire. Sforzavo il collo cercando di girarmi e poter sentire. Che sollievo poter indossare Ponto Pro. Ancora adesso, a volte, mi giro verso l'orecchio "buono" e devo ricordare a me stessa che non è più necessario", sostiene Kris.

Il trattamento Ponto

"Ho ricevuto il sistema Ponto Pro quattro mesi dopo la craniotomia. L'intervento chirurgico è stato molto semplice. Dovevo semplicemente prendermi cura della ferita durante la fase di guarigione e dopo tre mesi mi hanno adattato Ponto Pro.

La prima volta che ho indossato Ponto Pro, mi sentivo come una bambina il giorno di Natale. Mi sono messa a piangere. Volevo solo uscire e parlare con le persone. Non riuscivo a credere di poter udire dal lato sordo. Ero sorpresa da suoni che avevo dimenticato esistessero. Dopo appena un anno, mi ero dimenticata molti dei suoni che le persone con udito normale sentono nella quotidianità. Ero così emozionata che ho abbracciato il chirurgo!"

Una nuova libertà

"Sapere che non devo compensare la "parte sorda" è liberatorio. Ora posso udire i suoni che Parker emette mentre lo tengo in braccio e lo allatto. Quando si sveglia o se fa rumore nel retro della macchina, riesco a sentirlo. 

Non ci si rende conto di quanto si sia perso finché non si inizia a sentire di nuovo: i passi, l'acqua corrente o il rumore che fanno le zampe del mio cane quando lo porto a spasso sul marciapiede. 

Almeno una volta al giorno, mi copro l'orecchio sano e rimango stupita dai suoni che riesco a udire con Ponto Pro. È molto comodo e lo indosso tutto il giorno ad eccezione di quando faccio la doccia. La maggior parte delle volte, non mi rendo nemmeno conto di averlo.

Nessuno lo nota. Ma ne sono orgogliosa. Sono contenta di rispondere a domande su Ponto Pro. Penso sia assurdo avere delle remore nell'indossarlo. Per me, il cambiamento è stato così positivo. Penso che la tecnologia sia eccezionale. Desidero condividere informazioni in merito per poter aiutare qualcun altro che come me potrebbe usarlo adesso", sostiene Kris.

Averlo per la prima volta

"Ritengo di aver bisogno di Ponto Pro sia per me che per la mia famiglia. Ho 29 anni. Ho molti anni davanti a me e vivere all'oscuro dei suoni sarebbe una perdita per mio marito e mio figlio, quanto lo sarebbe per me. Ora mio marito non deve sedersi da un lato specifico. Non deve fare lo sforzo aggiuntivo per sapere se l'ho sentito. Glielo devo ricordare: "Michael, non devi più verificare. Ti posso sentire adesso!" Può anche parlarmi da un'altra stanza", spiega Kris.

Perché ho scelto Ponto Pro

"Ho svolto intense ricerche e ho impiegato uno o due mesi prima di scegliere Ponto Pro. Lavorando nel settore delle vendite in campo medicale, ritenevo che dovessi esplorare tutte le opzioni possibili. Siccome le soluzioni acustiche ancorate all'osso sono dispositivi impiantabili, non volevo prendere una decisione alla leggera. Ho parlato con chirurghi, pazienti e rappresentanti aziendali. Non ci sono dubbi: Ponto Pro è stata la scelta giusta. Ho detto al dottore: "Desidero la tecnologia più avanzata e più innovativa disponibile sul mercato." Alla fine, ho scelto Ponto Pro per le prestazioni, la facilità d'uso, il meccanismo di aggancio e l'impegno rivolto agli avanzamenti tecnologici. Mi piace il design di Ponto Pro e quanto sia facile usarlo. Desideravo un dispositivo che potessi toccare e raggiungere facilmente il tasto. Adoro Ponto Pro!

Sto parlando di Ponto Pro a tutti. Faccio parte di una comunità online di persone con neurinoma dell'acustico sul sito Web dell'Associazione neurinoma dell'acustico. Sono stata una delle prime ad avere il nuovo Ponto Pro. 

Sento così tante storie dagli altri membri della comunità sui problemi riscontrati con altri dispositivi acustici ancorati all'osso, che vengono rispediti per la riparazione o che presentano problematiche di feedback. Non riescono a credere che non abbia alcun problema con Ponto Pro!"
 

Fiducia in sé stessi sul lavoro 

"Sono un'addetta alle vendite per un'azienda di dispositivi medicali e rientrerò dalla maternità e dall'assenza per malattia molto presto. Solo pochi mesi fa, non avevo idea di come sarei potuta tornare al lavoro e fare la mia professione. Indossando Ponto Pro, mi sento più sicura nella capacità di svolgere bene il mio lavoro.

Penso che questo percorso mi abbia aiutato a comprendere che la perdita dell'udito non è solamente un aspetto da prendere in considerazione quando si è anziani. Non si sa mai che direzione prenderà la vita. Si ha una reale sensazione di fine quando ti viene comunicato che diventerai sordo. Sembra assolutamente permanente. Il solo fatto che esistesse un'opzione che potesse perseguire mi ha dato la speranza per andare avanti. Se la mia storia può contribuire ad alleviare la paura e a diffondere la consapevolezza, ben venga", conclude Kris.